V Domenica di Quaresima – Il Sudan

Pubblicato giorno 15 marzo 2024 - In home page, Novità e riflessioni, Riflessioni di Quaresima 2024

In questa quinta Domenica di Quaresima, la nostra riflessione riguardo le guerre dimenticate non ci porta lontano dall’Etiopia, di cui avevamo parlato domenica scorsa, ma si sofferma sulla situazione in Sudan.

Quella in Sudan è una delle tante guerre dimenticate che non trovano spazio nelle prime pagine della maggior parte dei quotidiani nazionali e mondiali ma che, a dispetto del silenzio dei mass media, è fonte di una delle crisi umanitarie più cruente degli ultimi tempi: si calcolano circa 11 milioni di sfollati e 14 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente. Sudan: Azione contro la Fame,“una delle crisi umanitarie più crudeli e, allo stesso tempo, meno visibili” – AgenSIR (1-3-2024)

Secondo Save the children quasi 230 mila bambini, donne incinte e neo mamme rischiano di morire di fame nei prossimi mesi, più di 2,9 milioni di bambini sono gravemente malnutriti e altri 729 mila sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta grave. Sudan: Save the children, 230.000 bambini, donne incinte e neo mamme rischiano di morire di fame nei prossimi mesi – AgenSIR (13-3-24).

Cartina del Sudan (tratta dal sito di BBC News)

Dal 15 aprile 2023 il Sudan è immerso nel caos e nelle violenze con durissimi combattimenti scoppiati tra l’esercito governativo guidato da Abdel Fattah al-Burhan e le cosiddette Forze di supporto rapido sudanesi (RSF) del generale Mohamed Hamdan Dagalo detto Hemetti, composte da ex miliziani della provincia ribelle del Darfur.
Per capire i recenti scontri bisogna tornare al 2019 quando, dopo settimane di proteste di piazza, il trentennale regime militare islamista del Presidente Omar al-Bashir viene rovesciato da un colpo di stato militare portando alla costituzione di un governo civile transitorio in preparazione di elezioni democratiche. Ma nel 2021, per paura di perdere il proprio potere, i militari mettono in atto un nuovo colpo di stato guidato dai due generali al-Burhan ed Hemetti. I due capi militari, inizialmente concordi nel bloccare il processo di democratizzazione, al momento di costruire un governo comune si trovano in contrasto e fanno ripiombare il paese nel caos e nella violenza.

Per chi fosse interessato ad approfondire la situazione politica di questo paese martoriato proponiamo di ascoltare l’intervista a Sara de Simone, collaboratrice di ricerca della Scuola di studi internazionali dell’Università di Trento, esperta di Sudan e di Sud Sudan IntrAfrica podcast / Sudan: frammenti di guerra e pace – Nigrizia
e l’intevista all’ex nunzio apostolico del Sudan, Luis Miguel Muñoz Cárdaba, che richiama il ruolo determinante della società civile nella costruzione della pace. Sudan, l’ex nunzio: ci sarà pace se a guidarla sarà la società civile – Vatican News

Segnaliamo infine due articoli che testimoniano come, in questa terribile situazione, la Chiesa continua da anni ad essere vicina a chi ha bisogno, mettendo in luce che “il Mistero come misericordia resta l’ultima parola anche su tutte le brutte possibilità della storia” (L. Giussani). Sudan, un missionario: preghiamo sotto le bombe, ma siamo rimasti in pochissimi – Vatican News; Fuggito dal Sudan, Ala ha trovato una famiglia e una scuola in Italia.