Spunti di riflessione per la Quaresima (II)

Pubblicato giorno 21 febbraio 2016 - Novità e riflessioni, Senza categoria

Gli spunti di riflessione pubblicati sulla pagina Facebook della parrocchia la scorsa settimana (I settimana di Quaresima)ç

 

Lunedì 15 febbraio

E per tutte le opere che traggono profitto dalla misericordia hanno valore le parole del Signore: Fate elemosina ed ecco, tutto per voi è puro. Fa elemosina dunque non soltanto chi dà da mangiare all’affamato, dà da bere all’assetato, chi veste l’ignudo, chi accoglie il pellegrino, chi nasconde il fuggitivo, chi visita l’infermo o il carcerato, chi riscatta il prigioniero, chi corregge il debole, chi accompagna il cieco, chi consola l’afflitto, chi cura l’ammalato, chi orienta l’errante, chi consiglia il dubbioso, chi dà il necessario a chiunque ne abbia bisogno, ma anche chi è indulgente con il peccatore. (Agostino, Manuale sulla fede, speranza e carità, 19.72)

 

Martedì 16 febbraio

Tutt’a un tratto, gli [all’Innominato] tornarono in mente parole che aveva sentite e risentite, poche ore prima: “Dio perdona tante cose, per un’opera di misericordia!” E non gli tornavan già con quell’accento d’umile preghiera, con cui erano state proferite; ma con un suono pieno d’autorità, e che insieme induceva una lontana speranza. Fu quello un momento di sollievo: levò le mani dalle tempie, e, in un’attitudine piú composta, fissò gli occhi della mente in colei da cui aveva sentite quelle parole; e la vedeva, non come la sua prigioniera, non come una supplichevole, ma in atto di chi dispensa grazie e consolazioni. (A. Manzoni, I promessi sposi, XXI)

 

Mercoledì 17 febbraio

Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. Il Signore passò davanti a lui, proclamando: “Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione”. Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. Disse: “Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato: fa’ di noi la tua eredità”. (Es 34,5-9)

 

Giovedì 18 febbraio

Sette opere di Misericordia

 

 

Caravaggio, Sette opere di misericordia (Scanner, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17149263)

 

Venerdì 19 febbraio

Dio pieno di misericordia che siedi nelle Altezze

concedi [all’anima del defunto] il giusto riposo sotto le ali della Tua Presenza

come quella dei santi e dei giusti che illuminano e risplendono come lo splendore del cielo. (Dalla preghiera ebraica per i defunti ‘El male’ rachamim)

 

Sabato 20 febbraio

[Cristo] Comandò inoltre agli apostoli di annunciare il messaggio evangelico a tutte le genti, perché il genere umano diventasse la famiglia di Dio, nella quale la pienezza della legge fosse l’amore. Primogenito tra molti fratelli, dopo la sua morte e risurrezione ha istituito attraverso il dono del suo Spirito una nuova comunione fraterna fra tutti coloro che l’accolgono con la fede e la carità: essa si realizza nel suo corpo, che è la Chiesa.

In questo corpo tutti, membri tra di loro, si debbono prestare servizi reciproci, secondo i doni diversi loro concessi. Questa solidarietà dovrà sempre essere accresciuta, fino a quel giorno in cui sarà consumata; in quel giorno gli uomini, salvati dalla grazia, renderanno gloria perfetta a Dio, come famiglia amata da Dio e da Cristo, loro fratello. (Gaudium et Spes 32)

 

 

Domenica 21 febbraio (II di Quaresima)

Il Signore è mia luce e mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore è difesa della mia vita:

di chi avrò paura? (Sal 27,1)