Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha pensato di dedicare le riflessioni di Quaresima di quest’anno alle “guerre dimenticate”. Una commissione si è impegnata per cercare i conflitti da raccontare, per raccogliere informazioni e testimonianze ed aiutarci così a vivere questo tempo liturgico con un’apertura verso le tante sorelle e fratelli che soffrono.

Qual è il senso di riflettere su questo tema in Quaresima?

• Il profeta Isaia ci ricorda che il digiuno gradito al Signore è “sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo […] Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo […] (Is 58,6-7). Conoscere le ingiustizie del mondo è un primo passo per impegnarsi secondo le parole di Isaia.
• In questo tempo siamo chiamati a vivere ancora più forte la nostra comunione con tutti i fratelli e le sorelle che sono nel dolore: conoscere la loro realtà ci invita ad unirci a loro ed a pregare per loro.
• La società globalizzata ci porta ad essere corresponsabili, anche senza saperlo e senza volerlo, di guerre ed ingiustizie. Riflettere su queste “reti di peccato” ci aiuta nel nostro cammino quaresimale.
• Sempre più spesso persone in fuga da queste guerre giungono da noi, iniziare a conoscere la loro storia ci permette di aprire loro il nostro cuore. In loro siamo chiamati a riconoscere il Cristo che si fa “straniero”.

Maggiori informazioni sui conflitti nel mondo si possono trovare su ACLED (Armed Conflict Location & Event Data Project) – in inglese: https://acleddata.com/

Cartina elaborata da ACLED