Spunti di riflessione per la Seconda settimana di Quaresima

Pubblicato giorno 27 febbraio 2021 - Covid-19, In home page, Novità e riflessioni

Seconda settimana di Quaresima – Le briciole della siro-fenicia

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 7,24-30)

Partito di là, andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia. Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: “Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. Ma lei gli replicò: “Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli”. Allora le disse: “Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia”. Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.

Il grande dolore di questa donna per la sofferenza della figlia non la porta alla disperazione, ma a sperare ed a fidarsi di quello straniero che parla del Dio d’Israele. Il brano dice che “appena seppe di lui” essa andò a gettarsi ai suoi piedi, descrivendo così sia la necessità della siro-fenicia, sia la sua grande fede. Di fronte ad un primo rifiuto di Gesù, la donna non si abbatte, ma entra in dialogo con lui, riconoscendo la propria piccolezza, il proprio bisogno, ma anche la fiducia in quel Dio che lei non conosce. Non ha bisogno di cose straordinarie, ma si accontenta delle briciole, perché in esse è capace di vedere l’amore di Dio. Nel momento in cui dichiara la sua speranza e la sua fede la sua domanda ha già trovato risposta (Gesù dice che il demonio “è uscito”: è già avvenuto, proprio in quell’istante in cui lei ha aperto il suo cuore).

In questa seconda settimana vogliamo anche noi ricercare le briciole che il Signore ci dona, i piccoli segni di speranza che ci permettono di riconoscere il Suo amore per tutti noi.