Spunti di riflessione per la Quaresima (V)

Pubblicato giorno 13 marzo 2016 - Senza categoria

Pubblichiamo qui gli spunti di riflessione per la IV settimana di Quaresima apparsi di giorno in giorno sulla pagina facebook della parrocchia.

Lunedì 7 marzo

Consideriamo la realtà velata e nascosta della parabola [della pecorella perduta]. Quella pecora non è affatto una pecora, né quel pastore un pastore, ma significato altra cosa. Sono figure che contengono grandi realtà sacre. Ci ammoniscono, infatti, che non è giusto considerare gli uomini come dannati e senza speranza, e che non dobbiamo trascurare coloro che si trovano nei pericoli, né essere pigri nel portare loro il nostro aiuto, ma che è nostro dovere ricondurre sulla retta via coloro che da essa si sono allontanati e che si sono smarriti. Dobbiamo rallegrarci del loro ritorno e ricongiungerli alla moltitudine di quanti vivono bene e nella pietà (Sant’Asterio di Amasea, Omelia 13)

 

Martedì 8 marzo

Quando fece il primo miracolo, Cristo non ebbe davanti agli occhi il dolore ma la gioia degli uomini, servì alla gioia degli uomini…”Chi ama gli uomini ama anche la loro gioia…” Il caro padre lo ripeteva ogni momento, era uno dei suoi pensieri fondamentali…Senza gioia non si può vivere, lo dice anche Mitja…Sì, Mitja…Tutto ciò che è vero e bello è sempre aperto al perdono, anche questo diceva. (F. Dostoyevsky, I fratelli Karamazov, III, VIII, 4)

 

Mercoledì 9 marzo

«Lavatevi, purificatevi,

allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.

Cessate di fare il male,

imparate a fare il bene,

cercate la giustizia,

soccorrete l’oppresso,

rendete giustizia all’orfano,

difendete la causa della vedova».

«Su, venite e discutiamo

–  dice il Signore.

Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,

diventeranno bianchi come neve.

Se fossero rossi come porpora,

diventeranno come lana. (Is 1,16-18)

 

Giovedì 10 marzo

1975 - Le fils prodigue

Marc Chagall, il figliol prodigo

 

Venerdì 11 marzo

Ora ogni uomo sa bene che cosa sia la misericordia, cioé un uomo che è gentile verso il suo prossimo, che ha un buon cuore, che ha compassione con lui e che prende sul serio il suo bisogno e le sue sfortune, sia che riguardino la sua anima, il suo corpo o i suoi beni, e che lascia andare a lui il suo cuore fino a pensare di poterlo aiutare. Dimostra questo anche con l’azione e fa ciò con voglia e gioia. Un simile cuore, dice il Signore, dovete averlo verso tutti. (Martin Luther, Predica della IV domenica dopo la Trinità)

 

Sabato 12 marzo

Nella parabola del figliol prodigo non è usato neanche una sola volta il termine «giustizia», cosi come, nel testo originale, non è usato quello di «misericordia»; tuttavia, il rapporto della giustizia con l ‘amore che si manifesta come misericordia viene con grande precisione inscritto nel contenuto della parabola evangelica. Diviene più palese che l’amore si trasforma in misericordia quando occorre oltrepassare la precisa norma della giustizia: precisa e spesso troppo stretta.  (Enciclica Dives in misericordia 5)

 

Domenica 13 marzo (V di Quaresima)

Allora Gesù si alzò e le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed ella rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”. (Gv 8,10-11)